Bicistaffetta al traguardo: ora la Ciclovia Adriatica è meno lontana


Gli staffettisti nel parco naturale di San Bartolo, in provincia di Pesaro.

 

C’è chi l’ha fatta su un’ibrida, chi su un’elettrica, chi addirittura su una pieghevole, affrontando tanto le piatte ciclabili del litorale adriatico quanto le audaci pendenze tra l’Abruzzo e le Marche. Qualche foratura, inevitabile del resto quando sono in sessanta i ciclisti che si muovono, e assaggi di agonismo sui tornanti prima di ogni sosta caffè e calorie. La sedicesima edizione di Bicistaffetta ha chiuso oggi a Rimini la sua sette giorni in sella, dopo quasi 500 km percorsi tracciando un sentiero e suggerendo le potenzialità economiche della Ciclovia Adriatica.

L’ultima tappa della manifestazione Fiab che ha raccolto numerosi incontri con le amministrazioni, le province e le regioni toccate, ha riservato una pedalata sulla Bicipolitana di Pesaro, quasi 80 km di ciclabili che dal 2005, anno di avvio dei primi lavori, hanno cambiato il volto della città marchigiana. “Vedi chiunque in bici, dall’uomo in giacca e cravatta ai bambini che vanno a scuola. Nessuno li ferma, neppure la neve”. Thomas Flenghi è il mobility manager che sta dietro a quest’infrastruttura, “un lavoro enorme”, ha confidato ai partecipanti della Bicistaffetta. Che non significa tracciare linee colorate per terra che non portano da nessuna parte, ma mettersi nei panni dei cittadini per capirne le esigenze negli spostamenti quotidiani.

Dalle eccellenze italiane del ciclismo urbano – Pesaro è insieme a Bolzano tra le prime città in Italia per utilizzo della bicicletta secondo i dati 2015 di Legambiente – la Bicistaffetta ha cambiato rapporti alla prima vista delle asperità del Monte Bartolo (foto), riserva naturale e balcone sull’Adriatico, dove in un week end di fine estate i “ciao” tra i tanti ciclisti superano di gran lunga il numero delle automobili. Conforti reciproci, qualche battuta sui tornanti del tipo “poi è tutta in discesa!”, e il gruppo è riscivolato sulla costa adriatica a Gabicce Mare. Alle spalle le Marche, davanti l’Emilia Romagna.

“Sì, firmeremo prossimamente il protocollo d’intesa con Fiab per la realizzazione della Ciclovia Adriatica”. L’assessore regionale ai Trasporti dell’Emilia Romagna Raffaele Donini ha aperto alla possibilità di fare sistema tra istituzioni per una visione quantomeno interregionale che garantisca un cicloturismo di qualità. Una promessa apprezzata da Fiab e che viene a pochi giorni dalla firma della Regione Abruzzo del documento, il principale risultato politico di questa edizione della Bicistaffetta in tempi di legge di bilancio. Nella speranza che, in un domani non troppo lontano, sia possibile percorrere quello che decine di ambasciatori in sella hanno già battuto. “Perché quella che abbiamo attraversato è l’Italia fuori rotta – ha concluso il coordinatore Fiab per l’Emilia Romagna Bibi Bellini – una direttrice del paese che forse solo la bicicletta permette di conoscere e scoprire”.