La Bicistaffetta testa le piste del Veneto. E promuove la Milano ciclabile
Giro di boa per la Bicistaffetta Fiab che ha chiuso la quarta tappa a Caravaggio – gruppo ovest – e a Padova – gruppo est. Gli ambasciatori del cicloturismo continuano il test dell’Alta Italia Da Attraversare, quella ciclovia AIDA che nei piani di Fiab dovrebbe correre da Susa fino a Trieste. Dopo le risaie piemontesi e le potenzialità del Friuli Venezia Giulia, gli staffettisti hanno pedalato lungo numerose ciclabili venete e lombarde.
Per il gruppo partito da Trieste ha parlato il consigliere nazionale Fiab e responsabile Bicitalia Antonio Dalla Venezia, soddisfatto di numerosi tratti già presenti e collaudati. «Lungo il Sile il percorso ciclabile è già pronto per Aida, così come lo sono le piste attorno a Marghera. La nota dolente di questa tappa è stata invece la Riviera del Brenta». La mappa della ciclovia proposta e disegnata da Fiab è comunque «abbastanza definita» secondo Dalla Venezia, che ricorda l’accoglienza da parte di amministrazioni come quella di Padova. «L’interesse verso Aida è chiaro nelle amministrazioni che abbiamo incontrato».
Le impressioni sono simili anche lungo la Bicistaffetta ovest con il gruppo che ha toccato e sperimentato la Milano ciclabile, una metropoli moderna cresciuta negli anni soprattutto nelle zone esterne al centro. «Da Torino fino a Milano abbiamo pedalato lungo l’AIDA, che in questi territori è già collaudata all’80%». Il consigliere nazionale Giovanni Cardinali ha sottolinea le potenzialità della rete stradale già esistente, forte di un traffico ridotto. «In tre ore di pedalata ho registrato il passaggio di sole 11 automobili». A spiccare nella quarta tappa è stata poi Milano con percorsi suburbani protetti su cui la ciclovia può già contare. Continua infine l’incontro con i numerosi Comuni Ciclabili presenti lungo l’Aida, come Cernusco sul Naviglio (4 bike smile).